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27 marzo 2014

Pasticci in cucina

Ora che la mia antica passione culinaria si è risvegliata, gli esperimenti in cucina si moltiplicano!
In questo periodo ho pochi lavori scrapposi e mi dedico a sperimentare ricette nuove appena posso. E a breve ritornerò a lavorare con carta, glitter e colla per dei regali speciali :-)
Questa volta ho tentato con un alimento di per sè semplice, ma che mi aveva sempre spaventato nella realizzazione casalinga: il pane.
La prima volta ho cucinato dei panini sfiziosissimi dividendo l'impasto in tre parti e farcendo con pancetta, pomodori secchi e semi di papavero (un'altra volta ancora ho usato anche le olive). Infornati a 200 gradi per circa 20 minuti
E un'altra sera, con lo stesso tipo di impasto ho sfornato la focaccia! (250 gradi per 10-15 minuti)
Per la ricetta mi sono affidata a Giallo Zafferano (che ormai sta entrando a far parte delle mie letture quotidiane) e che in pratica consiste in:
- 250 gr Farina manitoba
- 250 gr Farina 00
- 300 ml Acqua
- 50 gr Olio evo
- 12 gr Lievito di birra fresco (o 3,5 gr disidratato)
 - 10 gr sale (la ricetta ne prevede 8, ma noi al primo assaggio è sembrato un po' sciapo ed ho aumentato)
- 1 cucchiaino Zucchero
Preparazione:
Dapprima sciogliere il lievito in una parte dell'acqua a disposizione (tiepida) con lo zucchero. Nel frattempo nella restante acqua versare il sale e l'olio e mescolare bene.
Su un piano di lavoro setacciare le due farine e fare una fontana. al centro versare il composto con il lievito ed iniziare ad amalgamare. Poi aggiungere il liquido di acqua/olio/sale a filo e iniziare ad impastare. Ora chi ha la fortuna di avere una impastatrice, lascia lavorare la macchina, altrimenti olio di gomito ed impastare per almeno 10 minuti fino ad ottenere un impasto compatto e liscio.
Mettere il tutto in una ciotola cosparsa con un pochino di olio e coperta da pellicola trasparente finchè non raddoppia di volume (il sito dice un paio d'ore, a me ce ne sono volute almeno 4, forse dipende dal tipo di lievito) e posizionare nel forno chiuso, spento, con la luce accesa.
Una volta lievitato, l'impasto può essere lavorato a seconda di quello che si vuole realizzare e ha bisogno di almeno un'altra ora di lievitazione prima di essere infornato.

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